Roma Capitale-Sovrintendenza Capitolina
La Sovrintendenza Capitolina gestisce, mantiene, valorizza i beni archeologici, storico-artistici e monumentali di proprietà di Roma Capitale.
La vasta consistenza del patrimonio culturale della città, il cui centro storico, il più grande del mondo, è tutelato dall’Unesco come “patrimonio dell’umanità”, e le caratteristiche per certi aspetti uniche del territorio hanno reso necessaria l’istituzione di una specifica Sovrintendenza.
Nel 1872, a seguito dell'esigenza di seguire le attività edilizie che stavano trasformando l’immagine della città, viene nominata la Commissione Archeologica Comunale. Nel 1900 fu poi istituito il Comitato di Storia ed Arte e la Commissione per la conservazione delle mura.
Il cospicuo incremento del patrimonio realizzato nel corso degli anni, dall’unità d’Italia in poi, ha portato nel tempo alla necessità di pervenire alla istituzione di un’unica struttura comunale che fosse in grado di coordinare sia la gestione del patrimonio culturale, sia gli interventi finalizzati alla sua fruizione e valorizzazione, in collaborazione con le competenti Soprintendenze Statali.
L’attività della Sovrintendenza, i cui fini istituzionali oltre la conservazione, si estendono nell' ambito della valorizzazione e della promozione culturale, si esplica anche nella programmazione di attività espositive temporanee che hanno contribuito - unitamente a una migliore organizzazione complessiva dei servizi museali, riuniti oggi nella rete Musei in Comune - alla crescita dei visitatori.
Oggi la Sovrintendenza ai Beni Culturali, nell’ambito dell’organizzazione capitolina, è una “Struttura di Linea”; è articolata in tre Direzioni (Tecnico –Territoriale; Gestione delle Risorse e valorizzazione del Patrimonio; Musei) e in diverse unità organizzative che operano ciascuna in specifici settori.